Blockchain e Ico sono le parole più interessanti del momento ma sono soprattutto la più grande opportunità. La Svizzera è il paese ideale per iniziare.
La Svizzera è la nuova cryptovalley ed il paese migliore per Blockchain e ICO
La Svizzera è stata per lungo tempo vista come un paradiso fiscale, il paese per eccellenza in cui sotterrare lingotti e denaro ma le cose sono cambiate. La Svizzera è oggi il paese a misura d’impresa, un ecosistema sempre un passo avanti quando si parla di tendenze e necessità per i nuovi imprenditori. Anche in campo digitale, anche quando si parla di cripto valute, blockchain e Ico.
Anzi è su questo fronte che si registrano le novità più interessanti. Blockchain ed ICO sono sulla bocca di tutti e, nonostante tanta confusione, gli esperti concordano che rappresentino il futuro di buona parte dell’economia.
E qual è il paese che si sta muovendo in modo più veloce e vantaggioso? No, non si tratta dell’America…è la Svizzera.
Qualcuno inizia a parlare di cryptonazione ed è in Svizzera che è nato un movimento, quasi naturale, chiamato CryptoValley.
Il tratto che va da Zurigo a Zugo è il centro di un interesse ed un’attività senza precedenti e senza eguali in tutto il mondo.
Ma è in generale la Svizzera, per tradizione, ad essere terreno fertile.
Tasse basse, assunzioni competitive, leggi snelle e progressiste, il tradizionale approccio liberale che contraddistingue da sempre il territorio elvetico. Per questo la Svizzera è il paese a misura di Blockchain e ICO.
Blockchain e Ico in Svizzera: vantaggi e normative
Blockchain e Ico sono ritenute di fondamentale importanza per lo sviluppo del paese tanto da vedere un forte studio e sostegno da parte governativa.
Il ministro dell’Economia e dell’Istruzione Johann Schneider-Ammann ha pubblicamente elogiato gli sforzi in questa direzione e l’importanza della materia:
“Blockchain sta diventando più importante come tecnologia per molte industrie, non solo per la finanza criptata. Ciò che è necessario è una regolamentazione liberale, che apra opportunità e allo stesso tempo controlli i rischi”.
Tra le normative, tutt’ora in discussione, più interessanti, vi è la volontà di creare un vero e proprio ecosistema per le tecnologie nascenti. Tra le proposte, ad esempio, si valuta la possibilità di classificare e trattare (in modo più snello e semplificato) tutte quelle aziende con depositi (tradizionali) sotto il milione di franchi.
Come ha osservato infatti il Consiglio: “A causa della rapida digitalizzazione nel settore finanziario, in particolare nell’area blockchain, si può presumere che si svilupperanno modelli imprenditoriali che non sono ancora concepibili oggi: il Consiglio federale seguirà da vicino questi sviluppi anche in futuro per proporre in modo rapido ed efficace gli adeguamenti normativi necessari, se necessario. “
Se dovessimo fare un paragone con quanto succede in Italia sullo stesso fronte…
Ma non finisce affatto qui. Il binomio Svizzera/Blockchain va ben oltre e vi sono innumerevoli fattori che stanno facendo la differenza e rappresentano un’opportunità unica al mondo.
Deloitte ha creato un dossier di quasi 50 pagine per descrivere la posizione Svizzera in merito a blockchain e Ico, elencando i vari aspetti che determinano le condizioni ideali per chi intende investire in questa direzione. Tra i principali:
- Blockchain sta aumentando la sua trazione in termini di popolarità e rilevanza sia su scala globale che all’interno dell’economia svizzera
- Il nostro modello di Business Innovation ha mostrato che Blockchain è appena entrato nella fase di prototipazione aziendale e molte industrie rilevanti della Svizzera hanno iniziato a sperimentare la tecnologia a vari livelli
- Il settore dei servizi finanziari è di gran lunga il più avanzato nella sperimentazione di questa nuova tecnologia, ma altri come la catena di approvvigionamento e i prodotti farmaceutici hanno un enorme potenziale per identificare e investigare opportunità promettenti nei prossimi mesi
- La Svizzera può diventare un hub mondiale per innovazioni come Blockchain se tutte le parti interessate la considerano un fattore rivoluzionario per attirare le menti più brillanti e gli investimenti esteri diretti nell’economia svizzera per creare nuove imprese innovative.
“Blockchain non sarà solo una nuova tecnologia di database dirompente. Nel tempo, le soluzioni blockchain saranno implementate anche nei cicli di aggiornamento del software finanziario. In “aree riservate” in un primo momento, quindi in applicazioni più complete.” Thomas Ankenbrand, Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna
La Svizzera, Il paradiso delle ICO
In questi giorni CoinTelegraph ha pubblicato un articolo provocatorio quanto vero, dove afferma che la Svizzera è “ufficiosamente” un paradiso fiscale per le criptovalute.
Oltre ogni provocazione, ci sono alcuni fatti veri e interessanti per chi sta pensando di investire in Blockchain e avviare una ICO.
“Indubbiamente la Svizzera è un luogo attraente per le Ico sia per gli investitori che per gli emittenti grazie alla favorevole normativa fiscale svizzera.
Le cripto valute non sono né denaro né valuta estera, né una fornitura finanziaria per fini di imposta su beni e servizi (GST).
La transazione in token che si qualificano come titoli può dar luogo a imposte sui trasferimenti di titoli per strumenti nazionali ad un tasso dello 0,15 percento (o dello 0,30 percento per gli strumenti non nazionali) nei casi in cui un commerciante di valori mobiliari svizzero fosse coinvolto nella transazione.
Le cripto valute sono una risorsa per fini di capital gains (CGT), che si applica solo a qualcuno che si qualifica come trader professionista. I detentori o gli investitori di cripto valute sono soggetti a un’imposta patrimoniale al tasso determinato dalle autorità fiscali il 31 dicembre dell’anno fiscale.
Un token azionario, emesso da una ICO, può essere soggetto a un’imposta unica del 1%, a differenza di un token del debito. Qualsiasi distribuzione di profitti su titoli azionari o pagamenti su titoli di debito è soggetta all’imposta preventiva svizzera al tasso del 35%.”
Avviare una ICO In Svizzera
Mentre il mondo guarda e non sa decidere, mentre Cina e Corea del Sud hanno bandito le Ico, il governo svizzero ha le idee chiare e sta cercando di agevolare ed incentivare le Ico.
Non è un caso infatti che 4 delle 10 più grandi offerte iniziali hanno avuto sede in Svizzera, ed oltre 100 richieste sono in fase di valutazione.
Per chi sta valutando l’idea, ecco le linee guida dettate da FINMA (Swiss Financial Market Supervisory Authority)
Le linee guida di Finma identificano tre categorie di ICO.
- Le prime sono “ICO di pagamento”, che sono trasferibili e possono funzionare come mezzi di pagamento. Il regolatore ha detto che queste dovrebbero rispettare le normative anti-riciclaggio di denaro ma non sarebbero trattati come titoli finanziari.
- In secondo luogo ci sono “ICO di utilità“, che non si qualificano come titoli se il loro unico scopo è quello di conferire diritti di accesso digitale a un’applicazione o un servizio.
- Del terzo tipo sono infine gli “ICO asset”, che saranno trattati come azioni o obbligazioni se, ad esempio, pagano dividendi o interessi o danno diritti ai flussi di guadagno. Questi saranno soggetti ai severi requisiti di legge sui titoli.
Avviare una Ico in Svizzera con Md Suisse
Ecco cosa possiamo fare per te.
Verifica dell’idoneità
MD SUISSE valuta la disponibilità di ICO di un’azienda prima di accettare il mandato.
Se pensiamo che un progetto sia adatto, stabiliamo condizioni prudenti per andare avanti, tra cui un tetto all’ICO, record adeguati e distribuzione trasparente di token.
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Valutiamo le tue esigenze per garantire che la tua ICO soddisfi gli standard.
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Supportiamo l’intero processo.
Ottenere la giusta struttura aziendale in atto
Valutiamo e ti supportiamo nella scelta, definizione e implementazione migliore per la tua Ico – non necessariamente con un base sul territorio.
Ottenere i ruling fiscali
Rappresentiamo il vostro progetto nei rapporti con le autorità di regolamentazione, incluso il supporto con domande normative o le domande di autorizzazione della FINMA.
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